“Al di là del parere personale io
credo che non cambi molto in quella che è la corsa elettorale,
con le proposte e i programmi. Certamente lascia molto l’amaro
in bocca una questione in cui al di là dell’abuso di ufficio e
del reato c’è sicuramente un motivo di inopportunità politica,
oltre alla questione familiare della Tesei, visto che nella sua
Giunta ci sono delle persone legate a questa filiera”: lo ha
detto Stefania Proietti, candidata alla Regione Umbria per il
centrosinistra, interrogata durante la trasmissione Metropolis
sul caso che ha coinvolto l’avversaria politica, la governatrice
umbra leghista Donatella Tesei, coinvolta in una indagine, già
archiviata, legata ai fondi del Piano di sviluppo rurale
destinati a filiere olio, luppolo e tartufo.
“E più che altro – ha aggiunto – c’è la necessità che si
guardi anche ad altre filiere. È una situazione per cui la buona
politica avrebbe evitato di trovarsi proprio per ragioni di
opportunità politica e di conflitto di interessi che sicuramente
fa molto pensare”.
“Ogni volta che facciamo notare che la sanità umbra in questi
cinque anni ha raggiunto dei livelli drammatici ed è stata
smantellata a favore della sanità privata, la presidente Tesei
non c’è una volta che non fa notare che il problema arriva dalle
vicende giudiziarie che la fecero vincere alle elezioni” ha
sottolineato ancora Proietti per poi aggiungere: “Credo che
questa legge del contrappasso vada un po’ osservata e ci vuole
rispetto delle persone perché i cittadini che vanno negli
ospedali sanno benissimo che il problema dello smantellamento
della sanità pubblica in favore di quella privata ha raggiunto
livelli gravi e non che questo non dipende dalle vicende che
hanno riguardato singole persone ma da una strategia precisa che
è quella che noi combattiamo ricordando che la sanità è un
diritto garantito dalla costituzione, universale e soprattutto
per i più indigenti”.
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