Le azioni europee hanno iniziato il 2025 su una nota positiva, facendo meglio di altre regioni. A gennaio abbiamo registrato una svolta evidente rispetto alle tendenze degli ultimi due anni: le azioni europee hanno fatto meglio di quelle statunitensi e i titoli value hanno superato quelli growth. E’ la view del Team EU Equities di GAM.
Azionario Europa apre il 2025 in positivo
Il ritorno del Presidente Trump alla Casa Bianca, con la sua politica “America First”, “ha dato impulso al mercato azionario americano. Il lancio della società cinese DeepSeek con il suo modello di intelligenza artificiale open-source a basso costo ha però offuscato le prospettive di crescita degli utili per le altre società del settore più note, come Nvidia, Microsoft e Google, e ha dato il via a una breve fase di sell-off tra le società tecnologiche statunitensi”.
Il ritorno di Trump
L’indice MSCI Europe – si legge nell’analisi – ha guadagnato il 6,5% per la combinazione di una serie di fattori, tra cui la migrazione dai costosi titoli tecnologici statunitensi e i dati economici migliori del previsto nell’Eurozona, che comunque partivano da un livello basso. I dati relativi al 4° trimestre 2024 hanno confermato che l’economia europea stava ristagnando a fine anno, pertanto la Banca Centrale Europea, come previsto, ha tagliato il tasso sui depositi di 25 punti base al 2,75%. L’indice PMI composite per l’Eurozona a gennaio è salito comunque leggermente a 50,2 ed è entrato in territorio espansivo per la prima volta da gennaio 2024, diffondendo l’ottimismo per le prospettive di un miglioramento in primavera.
Focus sull’Europa
L’Europa comprende oltre trenta Paesi con mercati azionari attivi che evidenziano performance piuttosto diverse nel continente: alcuni Paesi come Spagna, Irlanda e Polonia registrano una crescita comparabile a quella degli Stati Uniti e superano di gran lunga l’attività stagnante nel Regno Unito, in Germania e in Francia. Restiamo convinti “che le azioni europee, come categoria d’investimento, offrano eccellenti opportunità e una preziosa diversificazione rispetto alle azioni statunitensi storicamente costose. Continuiamo a concentrarci sulla selezione dei titoli in portafogli high conviction che comprendono società europee che consideriamo vincenti su scala globale, e investiamo nelle società con le migliori prospettive che presentano valutazioni adeguate”.