Esperienze come viaggi e svaghi piuttosto che accumulo di beni materiali. Questa la finalità del risparmio per le giovani generazioni come emerge dal rapporto Acri Ipsos secondo cui “le priorità di risparmio riflettono anche uno cambiamento nei bisogni e nei desideri”.
I più maturi tendono a risparmiare principalmente per far fronte a un futuro incerto, concentrandosi su spese impreviste, al rischio di spese mediche (rispettivamente 61% e 50%) e per raggiungere la sicurezza finanziaria. Al contrario, i giovani sembrano più orientati al presente, risparmiano per permettersi viaggi e svaghi (Gen Z pari all’28%; Millennials pari al 29%), indice di un desiderio di esperienze piuttosto che di accumulo di beni materiali, che è una delle cifre delle nuove generazioni.
Se osserviamo le dinamiche generazionali legate all’attitudine al risparmio, questa rimane alta quanto quella delle generazioni passate, tuttavia, si evidenzia una percezione di diminuita capacità di risparmio: il 33% degli italiani ritiene di riuscire a risparmiare meno dei propri genitori.
Si tratta, in misura maggiore, della fascia più matura della popolazione (36%) che pur riconoscendo il valore del risparmio acquisito dalla propria famiglia, nel tempo ha percepito un cambio di passo nella propria capacità di risparmio, dovuto alle crisi finanziarie che si sono succedute dal 2008 e dalla progressiva perdita del potere di acquisto che ha ridotto la propria capacità di accumulare denaro. Inoltre, chi risparmia lo fa con meno perseveranza e pianificazione rispetto al passato: in molti cercano di risparmiare, ma senza porsi veri e propri obiettivi.
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