Al via il lavoro del Comitato
ristretto della Conferenza dei sindaci con i primi sopralluoghi
nelle strutture sanitarie della provincia. Si tratta di un
organo costituito con l’obiettivo di facilitare e coordinare la
collaborazione tra i sindaci dei comuni della provincia di
Viterbo e l’Asl, ed è formato dai sindaci di Viterbo,
Acquapendente, Soriano nel Cimino, Bolsena e Tarquinia.
La serie prevista di sopralluoghi periodici per fare il punto
sulla situazione degli ospedali e delle strutture sanitarie
della provincia, è iniziata ieri con la visita degli ospedali di
Montefiascone ed Acquapendente, e le case di comunità di Bolsena
e Bagnoregio.
L’organo, presieduto dalla sindaca di Viterbo Chiara
Frontini, ha iniziato gli incontri partendo da Montefiascone,
perché in questo ospedale è in corso il cantiere per la
realizzazione della casa e dell’ospedale di comunità, finanziata
con i fondi Pnrr, per un importo complessivo di circa di quattro
milioni di euro.
“A Montefiascone, grazie ad una proficua collaborazione tra
Comune ed azienda sanitaria – spiega Frontini -, si è riusciti a
scongiurare l’eventualità che il centro per le emergenze Ares
118 venisse spostato in un altro comune dal momento che ha sede
all’interno dell’ospedale, ora interessato dai lavori”.
Poi Frontini ha parlato anche del nosocomio di Acquapendente,
considerato “ospedale di zona disagiata”, a causa del suo
isolamento e dalla distanza dai centri maggiori, ma che
raccoglie un importante bacino di utenza nella parte nord della
provincia. In questo caso, secondo la presidente del comitato è
necessario investire per evitare la mobilità sanitaria passiva
in direzione di Siena e Orvieto. “Per l’ospedale di
Acquapendente esiste un finanziamento di 37 milioni – ha
concluso -, ma è necessario fare il punto sulle prospettive
future per capire esattamente su quali tipo di servizi e
specialità è opportuno concentrare le risorse”.
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