“Il mio appello al governo è forte:
affronti questa emergenza. Non è possibile che nella Capitale
d’Italia ci sia un istituto con quasi il doppio di detenuti
rispetto alla capienza e con un terzo in meno di polizia
penitenziaria”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
a margine della visita al carcere romano di Regina Coeli in
occasione del Ferragosto.
“Ho ascoltato storie individuali sempre toccanti, diverse, ci
sono italiani e stranieri – ha aggiunto – Mi ha colpito vedere
dei giovanissimi, diciottenni, alcuni dei quali sostengono di
essere minorenni. C’è un tema molto complesso di come si stima
un’eta quando non ci sono dei documenti. Vedere volti così
giovani è toccante. Ci sono qui numeri senza precedenti, quasi
1200 detenuti, quasi il doppio della capienza e questo porta a
situazioni di grandi difficoltà, di invivibilità, di assenza di
spazi comuni. Gli agenti sono costretti a fare straordinari su
straordinari perché sono sotto la dotazione, sono poco più di
300 ma dovrebbero essere 430 su una popolazione però di 650
detenuti. Una situazione incredibile”.
“Bisogna drasticamente ridurre il numero dei detenuti,
aumentare l’organico della polizia e accelerare i tempi della
giustizia – ha detto ancora – perché spesso qui sono detenuti in
attesa di giudizio che stanno qui mesi o anni senza sapere
nemmeno se sono innocenti o colpevoli. Servono misure per le
pene alternative che evitino l’abuso della detenzione,
situazioni dignitose, e percorsi di reinserimento nella società.
Noi come Comune abbiamo lanciato un progetto con Ama a Rebibbia
per formare operatori dell’economia circolare”.
Gualtieri è stato accompagnato dalla Garante dei Detenuti di
Roma Capitale Valentina Calderone. “E’ stata una visita toccante
– ha affermato il sindaco al termine – per portare gli auguri di
buon Ferragosto alla popolazione carceraria e anche agli agenti
che lavorano in condizioni molto difficili, e per esprimere la
nostra vicinanza come amministrazione rispetto a una situazione
molto difficili”.
“Noi stiamo cercando di fare il possibile. Regina Coeli è una
delle carceri più affollate d’Italia, qui ci sono stati molti
suicidi – ha proseguito il sindaco – Molti detenuti ci hanno
raccontato la loro situazione davvero difficile. La detenzione
dovrebbe essere rieducazione, ma qui le persone escono peggiori
di come sono entrate. I nostri ventilatori (300, portati ieri in
dono dal Campidoglio, ndr) sono stati apprezzati, ci hanno
ringraziato, ma non possono bastare a risolvere i problemi. Di
fronte a un sovraffollamento strutturale come questo tutte le
misure sono dei palliativi”.
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