ROMA – Vince la Lazio che chiude l’11° tunro di Serie A con il 2-1 sul Cagliari che vale il terzo posto in classifica. Nel post partita Baroni si gode il successo e l’ottimo momento, analizzando la vittoria contro i rossoblù e l’importanza dei cambi con il rigore decisivo realizzato da Zaccagni da poco entrato in campo: “E’ normale, ho dei giocatori bravi. C’erano fuori Zaccagni, Pedro, Tchaouna, Vecino. Per me sono giocatori titolari. io devo fare i complimenti alla squadra. Anche se non eravamo puliti come altre volte, è venuta fuori la voglia di soffrire, la grinta, la voglia. Quando si giocano partite così riavvicinate questo aspetto è importante, complimenti ai ragazzi perché era una partita difficile. L’uscita di Guendouzi ti fa capire quanto i ragazzi vogliano giocare. Mi piace il suo atteggiamento e gliel’ho detto a fine partita. È il leader emotivo della squadra, è sempre dentro la partita. Voglio giocatori che abbiano questo piglio anche quando vengono cambiati”. Sul futuro della sua squadra non si sbilancia: “La nostra ambizione è il lavoro. Vogliamo migliorarci, io in primis, la società, i tifosi, i calciatori. Ci fa piacere, ma guardare la classifica non serve. Siamo costruiti per fare un campionato importante, stiamo crescendo. Ci teniamo questi punti ma non li vediamo, ora due giorni di recupero e poi una grande squadra europea. Dobbiamo recuperare subito e portare energie alla prossima gara che ci teniamo particolarmente”.
Baroni: “Vogliamo essere protagonisti”
Sugli obiettivi aggiunge: “Noi vogliamo essere protagonisti fino in fondo in tute le competizioni. Ci teniamo perché abbiamo giocatori all’altezza della situazione. Attraverso il sacrifico che mettono nel lavoro mi hanno fatto capire che ci sono i margini. Più che dire e guardare noi dobbiamo lavorare e migliorare, in primis noi stessi. Questa è la sfida più bella”. Infine conclude: “Dobbiamo far crescere alcuni giocatori. Ci sono percorsi diversi e noi ci stiamo lavorando. Sulla fiducia, nella crescita di presenza nel ruolo. Alcuni giocatori non sono proprio nel ruolo che hanno fatto. Mi riferisco a Noslin, Tchaouna che sono diversi da Pedro e dallo stesso Isaksen che ha già un campionato addosso. E’ importante il lavoro, noi cerchiamo di dare tutto quello che è possibile. Avendo poco tempo dobbiamo lavorare su tutti i fronti. Io credo che il gruppo sia tutto, la barriera he dobbiamo sfondare è che nell’atteggiamento la squadra deve dare tutto quello che ha”. Diversi gli umori in casa Cagliari che ha chiuso in 9 il match.
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