Il tonfo della Lazio sul campo del Bologna è stato durissimo, tanto da far passare in secondo piano quanto di buono fatto fino a oggi. Nelle ultime uscite dei biancocelesti qualcosa sembra essersi inceppato. Dalla stanchezza ad alcune scelte tattiche, sul banco degli imputati ci è finito alla velocità della luce il tecnico Marco Baroni. A chiarire la situazione della panchina laziale è stato il direttore sportivo Angelo Fabiani che ha difeso l’allenatore e analizzato la corsa Champions.
Lazio, le parole di Fabiani su Baroni
“Baroni oggi non è in discussione. Le somme del lavoro verranno tirate a giugno. Ora stiamo facendo un campionato più che soddisfacente, abbiamo raggiunto il traguardo storico dei quarti di Europa League, ma non ci accontentiamo”. Il Ds della Lazio Fabiani, ai microfoni di Radio Radio, stempera subito le indiscrezioni di un possibile malumore circa l’operato di Baroni. “Conosco l’uomo e l’allenatore, so che cerca la perfezione. C’è una moderata soddisfazione, quindi andiamo avanti – ribadisce ancora Fabiani -. Prendere cinque gol in quel modo lascia l’amaro in bocca, ed è giusto che la società e i dirigenti esprimano il loro stato d’animo. Bisogna rimboccarsi le maniche, senza dimenticare quanto di buono si è fatto fin qui”.
A Bologna è venuta meno la cosiddetta “mentalità vincente”, ma per il dirigente non è stata colpa dell’allenatore: “A Bologna è venuta meno, ma non per colpa del tecnico che ha preparato la partita come in altre occasioni. Ora bisogna dare seguito al progetto. Confido che la Lazio nei prossimi anni possa fare qualcosa di buono, so che la strada è giusta”. Sui nuovi acquisti, poi, Fabiani aggiunge come ci siano “due o tre elementi giovani da coltivare e tirare fuori. L’importante era non alterare il gruppo, a noi non serviva perché la macchina è funzionante”.
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