Dal premio come miglior difensore della Champions League 2023/24 col Borussia Dortmund, al ruolo di panchinaro fisso nella Capitale, il passo è stato terribilmente breve per Mats Hummels, che si ritrova a fine ottobre con un clamoroso zero alla voce minuti giocati. Incredibile ma vero per uno dei centrali più forti a livello mondiale degli ultimi vent’anni. Il difensore tedesco in carriera ha vinto tutto con le maglie di Borussia Dortmund e Bayern Monaco, oltre a vantare una Coppa del Mondo (Brasile 2014) alzata al cielo da pilastro della Germania targata Low. Eppure con la Roma fatica, tremendamente, a trovare spazio. Mai una chance da titolare e neppure uno spezzone finale, anche solo per assaggiare il campo e dare un contributo d’esperienza alla retroguardia giallorossa. Nei piani di Ivan Juric non c’è spazio per il classe 1988, che viene ritenuto l’ultima scelta nel reparto difensivo dall’allenatore croato. Neppure in Europa League, dove la Roma spesso ricorre al turnover, ha avuto la chance di mettere piede in campo. Normale che con questo andazzo il campione tedesco possa chiedere a gennaio la cessione. Anche perché gli estimatori in giro per il mondo non mancano. Anzi, Mats questa estate aveva solo l’imbarazzo della scelta e ha rifiutato una quindicina di proposte prima di accettare quella romanista. Decisivo il pressing di Daniele De Rossi che l’aveva voluto fortemente, spendendosi in prima persona con Hummels e la dirigenza romanista affinché l’operazione potesse andare in porto. Missione compiuta a inizio settembre.
Hummels e il commento laconico
Peccato che 10 giorni dopo il suo approdo in Italia, la Roma abbia deciso di sollevare dall’incarico DDR per puntare su Juric. E così Hummels continua a scaldare la panchina, sperando di aver presto l’occasione per potersi mettere in mostra. Anche perché – a dispetto di una carta d’identità un po’ ingiallita – fisicamente sta benissimo. Non a caso è stato premiato come il miglior difensore dell’ultima edizione della Champions, in cui è stato decisivo nell’annullare un certo Mbappè nella doppia semifinale contro il Psg. Un incrocio terminato col passaggio del Dortmund in finale proprio grazie al gol di Mats, che pure nella Finalissima di Londra col Real Madrid è risultato essere uno dei migliori in campo. Quel primo giugno ha giocato la sua ultima partita ufficiale. Almeno per il momento. Chissà quando troverà spazio nella Roma. Nel frattempo l’esperto centrale scherza sui social. Ieri, ad esempio, ha postato nella stories di Instagram una sua foto in allenamento, accompagnato da un laconico «Allenamento, come sempre», corredato da una faccina emoticon sorridente. Come a dire: sono pronto, ma non gioco mai. E pensare che in tanti avrebbero fatto carte false, pur di ingaggiarlo durante l’estate. Tra i club respinti dal tedesco ci sono squadre del calibro di Bayer Leverkusen, Bologna, Lille, Sporting Lisbona, Ajax, Besiktas, Galatasaray, West Ham, Brighton, Maiorca, Real Sociedad, Al Shabab, Al Nassr, Al Duhail e una franchigia americana dell’Mls. Qualcuna di queste formazioni potrebbe tornare nei prossimi mesi alla carica. D’altronde il desaparecido Hummels scalpita e ha voglia di tornare protagonista. Se non dovesse succedere con la Roma, la sensazione è che Mats non farà troppa fatica a trovare qualcuno desideroso di puntare su di lui per puntellare la propria difesa. Dunque la sua situazione andrà tenuta d’occhio alla finestra di mercato di gennaio. Le tante pretendenti che lo cercavano in estate potrebbero tornare alla carica, soprattutto se da qui a fine 2024 la sua situazione con la Roma non cambierà.
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