La nuova Roma di Ivan Juric, che perde Soulé per infortunio, batte 2-1 in rimonta il Venezia. La formazione lagunare, infatti, aveva gelato l’Olimpico con il finlandese Pohjanpalo in chiusura di primo tempo, mentre sono Cristante – su assist di Pellegrini a 16′ dal triplice fischio dell’arbitro – e il giovane Pisilli all’83’, 25′ dopo il suo ingresso in campo al posto di Koné, ad evitare ai giallorossi la figuraccia. Il club capitolino sale così a nove punti in classifica, cinque in più dei rivali odierni. A quota otto, invece, si piazza il Como, che si impone tra le mura amiche 3-2 contro un Hellas Verona in dieci dal 64′ per l’espulsione rimediata – con due gialli in soli 3′ – da Suslov. Man of the match Cutrone, che prima sblocca il risultato al 43′, poi raddoppia al 72′, vanificando il momentaneo pari di Lazovic al 53′ su calcio di rigore. Tris finale di Belotti all’89’, subentrato proprio all’ex Milan negli ultimi minuti, e rete della bandiera scaligera con Lambourde al 94′.
Roma-Venezia 2-1, la cronaca
Ottimo avvio di partita da parte dei lagunari che, dopo soli tre minuti, arrivano alla conclusione con Svoboda: Svilar si distende e devia in corner. La risposta dei giallorossi non tarda e al 6′ ci prova Soulé con un tiro da fuori, che viene facilmente neutralizzato da Joronen. Il ritmo della partita resta molto intenso e intorno al 20′ la squadra di Ivan Juric va vicina al vantaggio in due frangenti con il capitano Lorenzo Pellegrini. Poco prima della mezz’ora inizia ad accendersi Pohjanpalo, che prima viene murato da Angelino e poi sfiora il palo con un tiro su suggerimento di Ellertson. Anche la Roma, dal suo canto, si rende pericolosa con un mancino di El Shaarawy e con un tiro-cross di Soulé, su cui Joronen non si fa trovare impreparato. Al 43′ il Venezia passa in vantaggio grazie al gol di Joel Pohjanpalo: Busio colpisce un clamoroso palo e il finlandese è il più lesto a ribadire in rete. In pieno recupero i lagunari sfiorano il raddoppio ancora con lo scandinavo, su cui questa volta è fondamentale il salvataggio sulla linea di Mancini. Nella ripresa gli arancioneroverdi raddoppiano con Haps, ma il direttore di gara ferma tutto per fuorigioco. Nel frattempo Ivan Juric decide di effettuare le prime sostituzioni per provare a scuotere la sua Roma, ma al 59′ sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi con Oristanio che, a tu per tu con Svilar, viene ipnotizzato dal portiere serbo. Con il passare dei minuti i capitolini diventano sempre più pressanti e al 75′ riescono ad agguantare il pareggio con Bryan Cristante che, complice una deviazione di Busio, beffa Joronen con una traiettoria imprendibile dalla distanza. La Roma non si accontenta e all’83’ completa il sorpasso con il primo gol in giallorosso di Niccolò Pisilli, che segna con un colpo di testa su corner battuto dall’ultimo entrato Paredes. Nel finale Soulé viene sostituito per problemi fisici accusati a una caviglia, infortunatasi durante i festeggiamenti del gol-vittoria (le sue condizioni sono da valutare, in attesa del ritorno di Dybala, oggi assente). Giovedì per i giallorossi ci sarà la trasferta di Europa League contro l’Elfsborg.
Roma-Venezia 2-1, tabellino e statistiche
Como-Verona 3-2, la cronaca
La prima chance ce l’ha il Como, con il sinistro potente di Alberto Moreno e la parata reattiva di Montipò. Portiere del Verona che sarà protagonista di un altro intervento decisivo, al 20′, con il cross dalla destra di Cutrone e il colpo di testa di Nico Paz sul quale salva di fatto sulla linea di porta. Ma il Como continua a fare la partita e poco più tardi va ancora vicino all’1-0, con il servizio di testa di Nico Paz per Sergi Roberto che tutto solo in area calcia largo. Terza occasione nitida per i lombardi, con il Verona che riuscirebbe a ribaltare il campo trovando la rete con Tengstedt, il tutto però in posizione irregolare. Lampo estemporaneo degli scaligeri e di nuovo Como in avanti, con il duello tra Nico Paz e Montipò che si rinnova al 41′, sul colpo di testa dell’argentino e la risposta dell’estremo difensore con i piedi. Ennesimo segnale comasco che si concretizza in gol tre minuti più tardi, con la conclusione di Cutrone che, deviata da Tchatchoua, termina in rete. In avvio di ripresa arriva l’episodio favorevole al Verona, con il pestone in area di Sergi Roberto ai danni di Lazovic che, dopo il controllo al Var, vale il rigore per l’undici di Zanetti, trasformato poi dallo stesso serbo. Pari e reazione del Como, che si ritroverà anche in superiorità numerica nei venticinque minuti finali per la doppia ammonizione di Suslov. Ed è proprio al 72′ che i biancoblù rimettono la freccia, grazie all’imbucata di Nico Paz per il solito Cutrone, freddo ad insaccare il pallone del 2-1. Verona alle strette e Como che realizza anche il terzo gol, con il trio di neoentrati Da Cunha, Mazzitelli e Belotti che concretizzano, con il tap-in di quest’ultimo, la rete del 3-1. Gara agli sgoccioli e che si conclude col gol della bandiera del Verona, firmato da Lambourde, vano ai fini del risultato che si definisce nel 3-2 finale.
Como-Verona 3-2, tabellino e statistiche
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