BILBAO (Spagna) – “Netta l’espulsione di Hummels? Per me sì. Ha perso tempo e doveva dare la palla alla sinistra. Lui è un campione, ma succede”. Intervistato da Sky Sport nel post-partita di Athletic Bilbao-Roma, match valido per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League e costato l’eliminazione della competizione, il tecnico giallorosso Claudio Ranieri pone fine alle polemiche per il cartellino rosso rimediato dopo soli undici minuti dal difensore tedesco: “Complimenti alla squadra per come si è comportata – prosegue l’ex allenatore, tra le altre, di Juventus e Inter -. Vai a prendere gol a fine primo tempo e cambia tutto. Ho detto ai ragazzi che si poteva fare, stavamo bene ed eravamo convinti. Gli episodi ci sono, ma non posso dire nulla ai ragazzi”.
Su Dovbyk, Koné e il prossimo allenatore della Roma
“Dovbyk poteva fare di più? Adesso non bisogna parlare dei singoli. Siamo una squadra, si fa bene o male in 26. Se c’è qualcosa che non quadra si parla tra di noi. Ora proveremo a fare del nostro meglio per riportare la Roma il più in alto possibile. Io voglio sempre il massimo e lo chiedo ai ragazzi. Datemi la prestazione e non avremo rimpianti. Complimenti a loro, ma anche ai miei ragazzi. Koné? Sta bene, ma ho preferito altri giocatori. Purtroppo ci hanno sorpreso sul primo palo. Cosa ho dato a Valverde a fine partita? Il mio biglietto da visita. Siamo tanto amici e a me potrebbero interessare i giocatori spagnoli. Anche gli allenatori? No no, ne avete tirati fuori già tanti. Dopo come fate con tutti quelli che avete messo…”, ha concluso Ranieri.
Le parole di Mancini
“L’espulsione di Hummels? Sono episodi che fanno parte delle partite di calcio. Ero lì vicino, avevo margini di recupero e forse anche Ndicka. Non è stato un fallo da ultimo uomo, dal mio punto di vista è un’interpretazione severa. L’arbitro mi ha detto che l’avversario era lanciato verso la porta e che io non avrei avuto possibilità di recupero. L’episodio ha cambiato le sorti del match. Il 2-1 all’andata ci stava stretto. Con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si va lontano, ma l’inferiorità nostra non l’ho vista. Bisogna fare i complimenti al gruppo perché abbiamo lottato finché le gambe hanno tenuto”, sono state invece le parole, ai medesimi microfoni, di Gianluca Mancini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA