Claudio Ranieri ha presentato in conferenza stampa la sfida di domenica delle 20.45 a San Siro tra Milan e Roma. Il tecnico giallorosso ha dichiarato: “Sicuramente i nostri tifosi si sottolinei, sono la nostra forza, il nostro sangue. Ci danno la voglia di lottare sempre. Siamo professionisti e un conto è farlo con il pubblico che ti sospinge e un conto e che non ti sospinge. Oggi resta difficile aprire il campo di allenamento. Hummels, Dybala e Paredes li voglio qui anche il prossimo anno? Sicuramente si. Non giriamoci tanto intorno”.
Le parole di Ranieri
“Il Milan ha giocatori fortissimi e molto particolari. Sarà uno sforzo di tutta la squadra e di stare attentissimi. Il Milan è la seconda ad incassare gol, la prima il Bologna. Noi siamo una delle squadre che segna di meno in trasferta. Dobbiamo fare una super partita. Io cerco di dare serenità e tranquillità. Durante gli allenamenti metto tutto me stesso e voglio che loro diano sempre il massimo. Io credo che questa partita con il Milan si prepara da sola perchè tutti vorrebbero giocare, per cui son convito che faremo una buona gara. L’importante è dare tutto fino all’ultimo secondo. Piccoli particolari fanno i risultati. Noi dovremo stare attenti a questi ultimi particolari”. Poi su Pellegrini ha aggiunto: “Il giocatore gode di tutta la mia fiducia, perciò se verranno offerte le valuteremo, come tutte le altre. Io mi auguro che lui possa restare con noi, ma vorrei che anche lui fosse contento di stare con noi”.
Su Svilar e Saelemaekers
“Non voglio fare nessun paragone. Mile sta facendo molto bene. Lui sa che può iniziare l’azione da dietro ma anche inviare lungo. Lascio di fare quello che sentono. Io cerco di dare le nozioni ma loro devono fare quello che sentono. Lui sa quando deve accelerare o rallentare. Saelemaekers si è ambientato benissimo a Roma e noi lo vogliamo tenere. Vediamo come si sviluppano le cose anche con Abraham”. Poi sulle mancate sostituzioni contro il Parma ha concluso: “Tante volte si fanno dei cambi in vista delle sostituzioni avversarie. Non mi è sembrato doveroso fare dei cambi. Non ho pensato ne al perchè ne al per come. Ho detto semplicemente che tutti stavano spingendo e ho voluto continuare così”.
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