Martin Guastadisengo ha rilasciato un’intervista a retesport.it dove ha parlato della cessione di Matias Soulé alla Roma da parte della Juventus, individuando come motivo un problema di soldi e di bilancio della società bianconera. Il talento argentino è passato alla corte di De Rossi per una cifra intorno ai 30 milioni di €.
Le parole di Guastadisengo
“Abbiamo valutato tante possibilità sul mercato, quando abbiamo capito con Mati che la Juve doveva mandarlo via, avevano problemi di soldi e di bilancio, dovevano vendere. Abbiamo capito che tra le tante offerte ricevute, la Roma era quella perfetta. La squadra è enorme, è nella Capitale del mondo. Quando è arrivata la chiamata della Roma mi ha chiesto di fare di tuto per venire a Roma, non voleva sentire nessun’altra proposta. Voglio ringraziare il Frosinone, Angelozzi e Di Francesco, due persone fondamentali che hanno puntato su di lui. Siamo contenti di tutto, voglio ringraziare anche la Juventus che ha ascoltato il ragazzo. Il ringraziamento più grande alla Roma, a Daniele De Rossi, alla Souloukou, a Ghisolfi che lo hanno voluto a tutti i costi”.
“Soulè? Voleva la Premier…”
“Come è nata l’operazione? E’ nata da prima che finisse il campionato, lui avrebbe il sogno di giocare nella Premier, che è il sogno un po’ di tutti ma non voleva andare così a squadre senza progetti sportivi. Posso rivelare che ad aprile ha visto la partita col Leverkusen all’Olimpico, è uscito dallo stadio e mi ha detto sarebbe bellissimo giocare qui un giorno. Poi la situazione reale è nata successivamente, a fine maggio come possibilità vera. Le prime chiacchiere ci sono state, ma senza sviluppi. Poi la Roma si è riaffacciata con forza successivamente, quando gliel’ho detto, i suoi occhi sono cambiati e ha fatto di tutto per venire a Roma. La sua volontà è fondamentale, io curo gli interessi del calciatore, ma li voglio vedere contenti. Inizia questo bel percorso, ieri già i primi allenamenti, deve andare avanti e puntare alle cose importanti. E’ già concentrato, vuole dimostrare e ripagare la fiducia”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA