“Questa sera è andato tutto bene. La squadra ha preparato bene la partita. Queste sono sfide complicate con un ambiente tosto e una squadra giovane come il Twente. Basta vedere nel secono tempo quando ci hanno portato pressione. Anche essendo sopra di un uomo ci hanno messo in difficoltà e mi aspettavo più personalità per chiudere la gara”. Così Marco Baroni commenta la trasferta in Olanda, che ha visto la Lazio superare il Twente nell’incontro valido per la terza giornata di Europa League. Un successo firmato Pedro e Isaksen, e che consente ai biancocelesti di tornare al primo posto con 9 punti in classifica davanti al Tottenham. Un risultato avvelenato dallo spiacevole episodio che ha interessato Tchaouna nel finale di gara, quando è stato raggiunto da ululati razzisti provenienti dagli spalti. Zaccagni e compagni torneranno in campo domenica per la sfida interna contro il Genoa. Il prossimo impegno europeo si disputerà invece il 7 novembre all’Olimpico contro il Porto.
Baroni: “Continuiamo a crescere”
“Sono contento pe Gigot. Può dare molto alla squadra per personaltà e carisma – ha dichiarato il tecnico ai microfoni Sky – . Lo abbiamo portato dentro a tutti gli effetti. Bisogna però dargli tdel tempo. C’è un percorso per chi arriva in un ambiente diverso. Ma resta un ragazzo con delle qualità. Sono convinto che farà una crescita esponenziale. Mia fa piacere che i miei giocatori siano felici. L’emotività è importante. La gente deve ricevere dei sentimenti. Questo aspetto non si deve perdere. Si possono sbagliare le prestazioni ma i principi devono rimanere questi. Noi stiamo facendo una crescita importante. Siamo andati subito in pressione alta e abbiamo tolto il palleggio a una squadra che sa come metterti sotto. Sono cotnento. Ora dobbiamo recuperare per il campionato”.
Baroni sugli ululati a Tchaouna
“Ci sono state situazioni casuali e altre in cui fare meglio. La squadra lo sa. A me piace quando la squadra gioca su un pallone. Però abbiamo rallentato il palleggio e loro hanno subito preso qualcosa. Questo non deve avvenire. Alla squadra ho detto che tutti dovevano sacrificarsi in tutte le fasi ma che dovevano soprattutto lanciarsi in avanti. C’è del lavoro da fare ma siamo contenti. Dobbiamo imparare a difenderci attaccando. Tchaouna? Siamo sempre un po’ lì, credo abbia percepito degli ululati, è un tema che non mi piace esporre perché non è il contesto giusto ma vi do la conferma di questo. Abbiamo cercato di tranquillizzarlo, c’è stata anche la situazione spiacevole dei nostri tifosi bloccati in albergo, questa prestazione la regaliamo anche ai nostri tifosi che hanno avuto questo disagio. Credo che il quarto uomo ha capito che ho preferito togliere lui e non Pedro perché in quel momento non aveva più le condizioni mentali per stare in campo”.
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